In occasione del 500° anno dalla morte di Leonardo da Vinci, per la XXV edizione di Artigianato e Palazzo, la Mostra Principe si intitola “Leonardo e il Battiloro”, ideata e allestita da Once Extraordinary Events.
La mostra è dedicata al percorso storico dell’antica azienda fiorentina Giusto Manetti Battiloro, fondata nel 1820, che ha saputo coniugare tecnologia ultramoderna e tradizione artigianale come chiave del suo successo nel mondo. Ma è da oltre 15 generazioni che la famiglia Manetti produce – a Firenze – vero oro e vera foglia d’argento, in linea con la propria mission aziendale: Tradizione, Qualità, Etica e Innovazione.
Spettacolare lavorazione
Il percorso espositivo, allestito all’interno della piccola Limonaia del Giardino Corsini, mostra ai visitatori l’antica tecnica, in parte ancora in voga, di lavorazione della foglia d’oro, ripercorrendo le fasi del processo produttivo che parte da un lingotto d’oro fino ad arrivare a una sottilissima foglia, spessa solo pochi decimi di micron. Una produzione attenta e meticolosa, con oltre venti controlli di qualità e una fusione a oltre 1.000 gradi di temperatura per una durata complessiva di 10 ore di lavorazione. Il risultato è un prodotto finito che possiede le caratteristiche necessarie per le più diverse applicazioni dell’arte della doratura, dal restauro di monumenti alla decorazione di arredi, all’architettura antica o contemporanea in tutto il mondo.
La riproduzione della macchina di Leonardo
In occasione della XXV edizione di Artigianato e Palazzo, Manetti Battiloro ha anche riprodotto integralmente, con materiali originali e lavorazione totalmente manuale, secondo il disegno originale di Leonardo ritrovato nel Codice Atlantico, l’antica macchina nota con il termine Macchina per Battiloro; una macchina progettata per una delle più importanti attività economiche dell’epoca, un capolavoro di ingegneria meccanica, utilizzata per la produzione di lastre da sbalzo, impiegate per la foglia d’oro ma anche per medaglie e monete.
La mostra
L’arte orafa, nobile, antica e ben documentata già nell’antico Egitto e nelle civiltà greco-romane, raggiunse la sua massima importanza nella Firenze rinascimentale. Basandosi sui disegni del Codice Atlantico, la famiglia Manetti, che da quindici generazioni tiene alto il nome di Firenze e dei suoi artigiani in tutto il mondo, ha voluto rendere omaggio all’intuizione del Maestro Leonardo da Vinci ricostruendo la sua famosa macchina.
Giusto Manetti produce a Firenze la foglia d’oro utilizzata negli edifici più prestigiosi del mondo, da Versailles al Museo dell’Ermitage; dal Cremlino alla Chiesa del Santo Sepolcro; dal Rockefeller Building alla Fondazione Prada.