Ca’ Rezzonico – Museo del 700 Veneziano e Palazzo Ducale, Venezia
In onore delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Marco Polo e in concomitanza con la 60^ Biennale d’Arte, l’artista italoamericano Lorenzo Quinn ha realizzato una nuova creazione dal titolo “Anime di Venezia – Souls of Venice”.
Costituita da 15 statue realizzate in mesh, un intreccio metallico, rappresenta alcune tra le Anime più significative che si sono succedute nei secoli della Serenissima, a suggellare l’unione e la simbiosi tra la città e le sue espressioni artistiche. Questa affascinante installazione è stata collocata presso Ca’ Rezzonico, splendido e imponente edificio affacciato sul Canal Grande e sede del Museo del ‘700 veneziano. “Anime di Venezia – Souls of Venice” costituisce un’assoluta novità nel ciclo produttivo del Maestro; per la prima volta un’opera a sfondo storico, site specific, prende vita grazie anche all’introduzione di uno strumento contemporaneo: la realtà aumentata, declinata attraverso una visione poetica e magica.
LE STATUE RACCONTANO VENEZIA
Creando l’effetto di una galleria di statue, l’installazione di Lorenzo Quinn presenta una particolarità: le 15 Anime comunicano con il visitatore. Scaricando una applicazione e scansionando con il proprio smartphone il codice QR presente su ogni opera, il visitatore ha l’opportunità di assistere alla trasformazione di ogni figura metallica nell’immagine a realtà aumentata di ogni personaggio (contestualizzato nel suo periodo storico) che “parla” raccontando di sé e del proprio speciale rapporto con Venezia. In pratica, grazie allo smartphone e all’applicazione dedicata, le statue di maglia metallica prendono virtualmente vita dimostrando di quante e quali “Anime” – il cui spirito è presente e vivo tutt’oggi sulla città – sia costellata la storia della Serenissima.
Da segnalare che il progetto, realizzato in collaborazione con Fondazione Musei Civici, gode del Patrocinio della Città di Venezia e del Comitato per le Celebrazioni di “Marco Polo 700”.
Non a caso, infatti, la Mostra a Ca’ Rezzonico ha avuto un’eccezionale anteprima: dallo scorso 6 aprile la replica della statua di Quinn raffigurante Marco Polo accoglie il visitatore di Palazzo Ducale, proprio all’ingresso degli Appartamenti del Doge, in occasione de “I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento“, la grande mostra-evento delle celebrazioni poliane, organizzata da Fondazione Musei Civici.
Le “Anime” in mostra a Ca’ Rezzonico: un atto di amore per Venezia che abbraccia il mondo intero.
Oltre a Marco Polo, a Ca’ Rezzonico il visitatore ammira le statue in maglia metallica di Lorenzo Tiepolo, Caterina Corner, Veronica Franco, Elena Lucrezia Corner Piscopia, Carlo Goldoni, Antonio Vivaldi, Marietta Barovier, Elisabetta Caminer Turra, Andrea Palladio, Antonio Canova, Tiziano Vecellio, Rosalba Carriera, Giacomo Casanova e un Marco Polo “universale” rappresentato simbolicamente dalla figura del Gondoliere che inviterà tutti a intervenire per “salvare Venezia e il mondo intero”.
L’Artista
Lorenzo Quinn è uno scultore figurativo italo-americano di fama internazionale, nato a Roma nel 1966. Durante gli anni di studio all’American Academy of Fine Arts di New York, Quinn realizza che, tra tutte le arti, il suo futuro sarebbe stato la scultura. Tutte le sue opere di arte pubblica, come anche i suoi pezzi più piccoli, trasmettono la sua passione per i valori eterni e le emozioni autentiche.
Negli ultimi due decenni, le opere di Lorenzo Quinn sono state esposte in tutto il mondo. La potenza comunicativa e l’immediatezza del messaggio sono del resto gli elementi che connotano le sue sculture, soprattutto le monumentali opere di arte pubblica che Quinn ha esposto in tanti prestigiosi contesti internazionali affascinando il pubblico mondiale, spesso anche con finalità benefiche e filantropiche: a Park Lane, Barkely Square e nei Cadogan Gardens a Londra, nel cortile del Museo Ermitage a San Pietroburgo, al Windsor Castle nel Berkshire, presso la Casina Valadier a Roma, davanti alla Chiesa di San Martino a Birmingham, dinnanzi alla Cattedrale di Palermo, al grattacielo del Paramount Group in Avenue of Americas a New York e al Museo d’Arte Moderna di Palma di Maiorca; sul lungomare di Doha in Qatar, sul tetto del Museo di Arte Moderna di Shanghai.
Tra le opere monumentali si ricordano “Support” (2017), esposta a Venezia – le mani di un bambino che dall’acqua del Canal Grande sorreggono Ca’ Sagredo, simbolo della bellezza e fragilità della città – “Building Bridges” (2019), all’Arsenale di Venezia – sei coppie di mani che rappresentano i sei valori universalmente riconosciuti come essenziali: amicizia, saggezza, aiuto, fede, speranza e amore. “Give” (2020) installata anche nel Giardino di Boboli a Firenze, a testimoniare l’importanza del “dono”.
Di forte impatto anche “Together” (2021), opera di land art presentata prima a Cannes e poi nell’esposizione “Forever is Now” in Egitto, in occasione del primo evento di arte contemporanea tenuto nel sito UNESCO delle Piramidi di Giza; “The Greatest Goal” (2022) in occasione della FIFA World Cup in Qatar, Building Bridges a Vieste (2023).
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